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al testo di Ludovico Maradei
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Qui c'è un treno tiranno carnefice d'arie e maestranze che nel franarsi per campi sobilla un'ascesi l'accusa accurata capriccio e rifiuto dell'antipresente e abbrivio scontato di carichi soli collerici in certi occhi costellazioni.
Qui c'è un tiranno e lì un turbamento dove un castigo di insurrezioni crepita in secche mansuete d'oceani senza parte come pronunce dell'apatìa per limare d'accenti genealogie dell'amare dissimile. |
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